“Il prossimo Sinodo sui giovani ha come tema centrale il discernimento vocazionale. Quando si ascolta la parola ‘vocazione’, la prima cosa che di solito viene in mente è la vocazione alla ‘vita consacrata’. Ma la chiamata di Dio è più ampia: non è limitata alle forme ‘perfette’. È anche l’umile e continua ‘vocazione universale alla gioia dell’amore’ che il Padre rivolge a tutti”. Lo scrive padre Diego Fares, redattore de La Civiltà Cattolica, nel numero di marzo.
“Per poter ascoltare questa chiamata e scegliere il tipo di servizio in cui si concretizza l’amore è necessario crescere nella pratica del discernimento spirituale”, spiega padre Fares. Il documento preparatorio è un insieme di discorsi papali e documenti carichi di sapienze. Ma già letti, forse un po’ datati.
In vista del Sinodo sui giovani c’è chi non si arrende a risposte già sentite e linguaggi clericali e cerca di sviluppare una riflessione seria, rigorosa e soprattutto libera. C’è chi decide di riservare un tempo e un luogo alla elaborazione del senso. Come prendere decisioni? Ascoltando quali voci? Con quale idea sull’intero della propria vita?
Con il filosofo Silvano Petrosino a Pavia si guarderà al futuro e alle linee interpretative prevalenti, anche tra i giovani, approcci estremi quanto ingenui: dal considerarsi in balia di un destino già scritto, inesorabile, al sentirsi sopraffatti da un astratto ideale di eccellenza. Naturalmente in un quadro societario di competizione sregolata e violenta. Ecco dunque la ricerca: comprendere come libertà personale e legami sociali possano nutrirsi a vicenda. Il compimento di ciascuno è immaginabile solo in un dinamismo comunitario.
Di qui l’idea che sta alla base del progetto: combattere la retorica sui giovani allargando al territorio, in chiave filosofica e pedagogica, interrogativi che non possono rimanere interni al recinto ecclesiastico e che i giovani stessi hanno la responsabilità di assumere, in dialogo con le altre generazioni. Il titolo del percorso ne esprime il focus principale: la sfida dell’unicità, cioè del “come” diventare ciò che si è.
Destinatari i giovani dai 18 ai 30 anni, ma anche genitori, educatori, insegnanti, operatori pastorali…
Obiettivi: rendere pubblica la riflessione sul rapporto col proprio futuro e con le scelte da compiere; lavorare insieme a rivedere forme e linguaggi delle pratiche educative tradizionali; innescare un circolo virtuoso tra riflessione teorica e sfide quotidiane.
Dove: Collegio Borromeo Pavia
Quando: lunedì 9 aprile ore 21