C’è in lui radicalità nel vivere il Vangelo, mettendo davvero al centro Gesù e i poveri e assumendo uno stile di vita sobrio, essenziale, con una grande fiducia nella Provvidenza: nel “Diario” sono tante le pagine dove tocchiamo con mano la capacità di dedizione e di affetto alle persone, ai suoi giovani, soprattutto a quelli più feriti e difficili, le attenzioni concrete e minime, il desiderio che tutto nella vita delle comunità esprima bellezza, ordine e decoro, perché tutto educhi e ogni ambiente sia davvero accogliente, sappia di “casa” e non di struttura.
Ancora, colpisce la pedagogia evangelica di don Boschetti: è un prete impegnato, ma sarebbe riduttivo applicare a lui il cliché di “prete sociale” o “prete della strada”. Don Enzo è semplicemente un prete che si lascia fino in fondo inquietare e interrogare da Cristo nel volto dei poveri.
(Dalla prefazione di mons. Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia)